E’ un percorso di una volta a settimana o una volta ogni due settimane volto a comprendere la natura dei sintomi riportati e a scioglierli, andando a svelare l’origine, in una relazione di fiducia, sincerità, calore e competenza. E' utile per situazioni di :
lutto, separazione, perdita del lavoro, mobbing, stress, attacchi di panico e disturbi dell'umore , crisi esistenziale, insonnia, dipendenze e abusi. Ognuno di noi è chiamato a divenire il Meglio di sè stessi per poter amare e sentirsi amato in questa vita e lasciare una traccia indelebile nelle persone a lui vicine. Ma siamo tutti pieni di condizionamenti, paure, autoinganni e attese poco reali, occorre a volta fare una revisione del nostro "mezzo di trasporto" per farlo ripartire più leggero e adatto al nuovo terreno.
La coppia è una delle occasioni migliori che la vita ci offre per poterci conoscere meglio e apprendere da vicino i propri limiti. Sì perchè essa ci spinge a confrontarci ogni giorno con un altro essere umano che spesso funge da specchio, rivelandoci e spesso mettendo il dito sulle nostre ferite ancora aperte, sui nostri scheletri nel cassetto e su quello che ancora non conosciamo di noi stessi. Insomma ci spinge a crescere, perchè solo nella relazione con l'altro io posso crescere, il che non vuol dire che quella relazione è destinata a durare per sempre ma che va fatto un discernimento durante il tempo, perchè quell' incontro deve portare a una crescita reciproca e non ad un annullamento o ad una stasi. La vita interiore è dinamicità e movimento e quando si verifica una stasi, è necessario chiedere aiuto. A volte è necessario e sufficiente cambiare il tipo di relazione e non il partner, attraverso un lavoro condiviso che porta ciascuno a superare i propri limiti, a prendersi cura delle proprie ferite e ad imparare un nuovo modo di amare l'altro e sè stesso.
La maggior parte di noi quando si trova in una forte crisi della relazione, sceglie la strada dell'anestesia, della fuga, del far finta di nulla e di concentrarsi su altro: un altro partner, il lavoro, un hobby, la cura dei figli eccessiva. Ma tutto questo alla lunga non fa altro che peggiorare la situazione poichè porta a una relazione non sincera con il partner ma soprattutto con sè stessi e questo autoinganno ci distanzia sempre più dalla nostra felicità e dalla nostra vera identità e vocazione. Può accadere che ci sentiamo oppressi dai sensi di colpa e dal senso di vergogna in quanto ci si confronta con gli altri e coi modelli falsi che il mondo ci propina, ci si crede gli unici che vivono tali situazioni e si cerca di affrontare tutto da soli, chiudendosi in una spirale di sentimenti autodistruttivi. Invece chiedere aiuto ad una terza persona vuol dire riconoscere il valore dell'essere umano, fatto di limiti e risorse. E' dalla cooperazione, condivisione e collaborazione reciproca che si diviene capaci di scendere nel dolore e proprio lì far nascere un Bene più grande, una nuova vita, migliore di quella di prima. E' utile in casi di impasse di coppia, un lutto, una separazione, problemi nella sessualità, dipendenza affettiva e abuso, difficoltà di comunicazione.
Quando all’interno di una famiglia c’è un membro che soffre, chi soffre in realtà è l’intera famiglia ma ognuno ha propri strumenti , modi e tempi per esprimerlo. Spesso si creano all’interno di una famiglia, che è la culla che ci dona la vita, situazioni di conflitto, alleanze, dipendenze, mancanza di un dialogo costruttivo condiviso e c’è necessità che un esperto con cura, attenzione e empatia aiuti a far ricircolare un’aria nuova, fresca all’interno di ogni legame, scegliendo nuove regole per quella famiglia, nuovi progetti e abbandonando vecchi stili di relazione non più idonei alla fase in cui si trova.
Le preoccupazioni di un genitore per un figlio che non riconosce più come quello di una volta, è spesso l’incipit che porta la famiglia a una prima consulenza. E' utile in situazioni di: difficoltà scolastiche, elaborazione di un lutto o malattia in famiglia, separazione, violenza, trasferimento di un membro, dipendenze, attacchi di panico e sintomi depressivi.
Il bambino è per una mamma e un papà il tesoro più grande della propria vita, ma può accadere che divenga poco comprensibile a chi lo ama più di ogni altra cosa e che manifesti dei comportamenti poco sopportabili e spiegabili, e difficili da gestire, come paure forti che condizionano la sua quotidianeità, scatti di rabbia, una dipendenza troppo forte da una figura , un atteggiamento oppositivo, un isolamento dai coetanei e in casa, difficoltà scolastiche di vario tipo ecc. In questi casi il comportamento va preso come un segnale mascherato di richiesta di aiuto e non come spesso accade, come un qualcosa che il bambino fa "contro"il genitore. Il bambino o l'adolescente non vuole far sentire il genitore fallito o riempirlo di sensi di colpa ma anzi, restituirgli quella responsabilità cioè quel grado di azione che ha ogni genitore per agire sulla felicità propria e del figlio e che spesso, per la vita frenetica che conduciamo, non riusciamo più ad ascoltare. Va quindi preso un momento per un ascolto profondo del bambino e poi dei genitori per comprendere qual'è quel ramo dell'albero che ha più bisogno di cura, di attenzione, di potatura o di nutrimento. Vengono utilizzate tecniche verbali e non verbali, come il disegno e il gioco. E viene dato spazio all'espressione delle proprie emozioni , senza giudizio e in un'atmosfera protetta.